martedì 23 gennaio 2007

Sulla grotta delle fate ed altri antri dimenticati



Il luogo dove vivo è stato lo scenario di molte vicende della storia umana sin da tempi remoti.
Ce lo testimoniano i mille reperti antichi che sono stati ritrovati, alcuni eclatanti come la città di Minturnae con il suo teatro , altri meno palesi ma non meno importanti.

Quelli che più stuzzicano la mia attenzione ovviamente, sono quelli che giacciono ancora sepolti o che rimasti fino a pochi anni fa alla luce del sole, sono sprofondati nuovamente nell'oblio spesso a causa dell'incura, della negligenza e dell'ignoranza di alcuni tra i miei conterranei.

Nella foto è possibile osservare un sepolcro (preromano) in pietra che gli abitanti di Coreno, un paese non lontano da Scauri, nell'entroterra, chiamano questo posto "La Grotta delle Fate".
Questo strano toponimo in verità si ritrova in parecchi luoghi del centro Italia.

Quello che mi colpisce pero' , al di là del nome , è la maestria con la quale venivano realizzati simili manufatti.
Queste opere infatti sono spesso realizzate da un solo blocco di pietra scavato , non dall'assemblaggio di varie parti.

Ai giorni nostri, scavare nella pietra per ricavarne degli incavi è una cosa davvero lunga, laboriosa e costosa... ma come facevano questi uomini che noi ,homini tecnologici, spesso immaginiamo tanto stupidi e rozzi, a plasmare simili meraviglie ?

E' una cosa che dovrebbe far riflettere!

Ci passavano una vita (e allora bisognerebbe riflettere su la pazienza che noi oggi non abbiamo piu') oppure avevano delle tecniche che sono andate perdute e che gli facevano risparmiare un po' di tempo e tanta fatica (e allora riflettere sull'importanza di tramandare tutto, non solo le cose che diventano alla moda e ci sembrano così tecnologicamente avanzate) ?

Io ho avuto modo di ammirare un meraviglioso ed antichissimo pozzo di pietra nelle campagne di Pulcherini, con un abbeveratorio che non differisce affatto nella fattura da quel sepolcro che appare nella foto.davvero un lavoro incredibile.

Attualmente la Grotta delle Fate è stata ricoperta dai detriti delle cave di marmo e non è piu' accessibile.
Speriamo che le amministrazioni si rendano conto dell'importanza storico-culturale di questo monumento e prendano subito seri provvedimenti in merito.

Chiudo dicendo che la presenza di grotte simili scavate nella roccia non sembra essere isolata da queste parti:
Pare che addirittura una di queste, ubicata tra i pendii si Santi Cosma e Damiano e Coreno, sia utilizzata da un pastore come magazzino per i foraggi.

C'è chi racconta che all'interno di questa vi siano due file di sedie di pietra ed una vasca sempre scavata nella roccia.

Quanto mi piacerebbe vederla!

Bhè, a quanto pare non bisogna per forza andare a vedere le piramidi per rendersi conto della grandezza e del genio dei nostri padri!

Buona notte

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