Il Liquore di Mirto
Era il mese di novembre quando passeggiando sulle colline di Minturno assieme a due mie amiche scoprii che il mirto, la pianta dalla quale si ricava lo squisito liquore che fin dalla mia adolescenza ho sempre adorato, non è un esclusiva sarda ma, essendo la mia terra caratterizzata dalla macchia mediterranea, si trova tranquillamente anche qui e non per forza nelle immediate vicinanze del mare!
Ne ho spezzato una foglia e il tipico profumo balsamico del liquore ne è venuto subito fuori.
In un altra passeggiata con le mie colleghe sempre sulle verdeggianti colline del territorio minturnese, sorprendiamo un foltissimo cespuglio di mirto e, cominciandone a parlare, scopro che qui in dialetto si chiama "Mortella" e che la madre di una di queste ragazze aveva la ricetta del liquore e se lo faceva in casa abitualmente.
Non perdo tempo, appena le bacche sono mature al punto giusto (fine dicembre circa), mi munisco di una busta di plastica e mi porto a casa due belle buste di rami di mirto...ehm...si, in effetti è stato un po' uno scempio e per questo mi sento davvero colpevole verso quella povera pianta...purtroppo solo dopo ho scoperto che rovinando i rami si compromettono le fioriture future e che per cogliere le bacche c'è una specie di pettine apposito che usa anche per le olive.
Comunque tornato a casa ho cercato un po' di ricette su internet e le ho confrontate.
Dopo aver parlato anche con un po' di persone che lo avevano già fatto , ho optato per una via di mezzo di tutte quelle che ho trovato e cioè:
per l'infuso:
- 600 g di bacche di mirto (ma anche qualche fogliolina nel mezzo)
- 1 lt di alcool 95°
per lo sciroppo:
- 1,2 lt di acqua (possibilmente non del rubinetto se non è il top a livello organolettico)
- 500 g di zucchero grezzo di canna
Ho staccato le bacche dai rami e le ho lavate accuratamente con acqua e bicarbonato.
Le ho messe in infusione chiuse all'interno di un grosso contenitore di vetro con l'alcool e con qualche fogliolina.
E' comunque importante cercare di raccogliere il mirto in delle zone dove l'aria è più pura e dove non vi sia la minima presenza di smog.Qui nel parco protetto di Gianola c'è una forte concentrazione di questa pianta ma dubito fortemente che lì sia possibile raccoglierlo...ad ogni modo dopo questo fortunato esperimento mi documenterò' in merito.
Per poco più' di un mese ho lasciato infondere le bacche nell'alcool agitandolo di tanto in tanto.
Oggi dopo 40 giorni circa ho preparato lo sciroppo sciogliendo nell'acqua calda lo zucchero di canna.
Dopo aver filtrato l'infuso dalle bacche con un panno di lino, ho fatto raffreddare lo sciroppo e li ho uniti ottenendo circa 2 litri di liquore di mirto.
Ora il liquore non è ancora pronto, dopo averlo imbottigliato, deve maturare per un altro mese (meglio 2) ! Ma la mia curiosità era troppa...ho assaggiato la mia creatura e ho scoperto con grossa soddisfazione che anche adesso non è per niente male!
Sono riuscito a farlo saporito senza renderlo troppo dolce (lo zucchero di canna!?!) e forse la presenza di qualche fogliolina ha accentuato quel forte profumo balsamico che tanto mi piace in questa bevanda.
Tra un mesetto circa la prova del nove...speriamo bene... ick!
1 commento:
raccolto insieme.....:*****
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